MESSICO
Lo Yucatan
Cascate Misol Ha
Cascate Aqua Azul
Zinacantan Chiapas
San juan Chamula
San Cristobal de Las Casas
Canyon del Sumidero
Palenque è un sito archeologico maya situato nello stato messicano del Chiapas, non lontano dal fiume Usumacinta. L'area abbraccia circa 2,5 km², ma si stima che si sia esplorato meno del 10% della superficie totale che raggiunse la città, in quanto ancora moltissime strutture rimangono coperte dalla foresta.
Chichén Itzá
è un importante complesso archeologico maya situato nel Messico, nel nord della penisola dello Yucatan. Le rovine, che si estendono su un'area di 3 km², appartenevano a una grande città che fu uno dei più importanti centri della regione intorno al periodo epiclassico della civiltà maya, fra il VI e l'XI sec. Il sito comprende numerosi edifici, rappresentativi di diversi stili architettonici; fra i più celebri si possono indicare la piramide di Kukulkan (nota come El Castillo), l'osservatorio astronomico (il Caracol) e il Tempio dei guerrieri. Il nome Chichén Itzá deriva dalle parole chi ("bocca") e ch'en ("pozzo"), e significa letteralmente "Alla bocca del pozzo degli Itza". Gli Itza erano un gruppo etnico che aveva una posizione politica ed economica predominante nella parte settentrionale dello Yucatan. A sua volta, il nome "Itza" viene in genere ricondotto a itz ("magia") e (h)á ("acqua"), e tradotto in "maghi" (o "streghe") "dell'acqua".In uno Yucatan prevalentemente arido la presenza di due larghi e profondi pozzi naturali, chiamati cenotes, che forniscono acqua in abbondanza, ha reso il sito particolarmente attraente per l'insediamento. Dei due cenotes il Cenote Sagrado è il più famoso. Secondo le fonti post-conquista, sia Maya che spagnoli, i Maya precolombiani compivano sacrifici al dio della pioggia Chaac, gettando nel enote sia manufatti che esseri umani.
Uxmal
è un importante sito archeolocico maya situato in Messico, nella penisola dello Yucatan, a circa 78 km da Merida e a 170 km da Campeche. Uxmal, che nell'antica lingua maya significa "Tre volte ricostruita", fu fondata intorno al VI sec a.c. d.C. La "Piramide dell'Indovino" è il risultato di cinque diverse fasi successive di edificazione; si ritiene che il primo livello del tempio sia stato edificato intorno al 569 d.C. e che l'ultimo piano, la cosiddetta Casa dell'Indovino, sia stato completato nel X sec. Una ripida scalinata a tre rampe, appartenente all'ultima fase di edificazione, conduce all'ingresso del tempio, situato sul IV livello di edificazione, rappresentato da una riproduzione della maschera di Chaac, il dio della pioggia. Il "Quadrilatero delle Monache" (Cuadràngulo de las Monjas) è l'elemento architettonico più maestoso del sito ed è formato da quattro edifici, con complessive 74 stanze, disposti a quadrilatero attorno ad un ampio spiazzo centrale. Erroneamente identificato dai conquistadores come un convento, da cui il nome spagnolo, si tratta in realtà di un complesso di edifici con funzioni di rappresentanza. La "Colombaia" (El Palomar) è una struttura in gran parte ancora sommersa dalla vegetazione che sorge ad ovest della Grande Piramide. Deve il suo nome al tetto a cresta della facciata sud, ornato con motivi geometrici, che ricorda le colombaie moresche delle case dell'Andalusia. L'edificio quadrangolare racchiude un patio di circa 140m².
Cancun